Due scale laterali mettono in comunicazione l’oratorio con il seminterrato adibito a cappella sepolcrale della famiglia Mellerio.
Nel 1844 per intercessione di Giacomo Antonio Guglielmazzi e grazie all’intervento della famiglia Mellerio giunse il drappo funebre utilizzato, si trova negli archivi parrocchiali, per i funerali di Re Luigi XIV, detto “Il Re Sole”.
Panno nero, raso argento ricamato in oro e argento filato, raso di cotone nero e tessuto laminato in argento (XIX secolo), tessuto laminato in oro passamanerie argentate e dorate e ricami in gobelins (XVI secolo).
Dalla corrispondenza intercorsa fra i fabbricieri della Parrocchiale di Craveggia e il signor Guglielmazzi, loro referente parigino, si evince che il paramento, di notevole raffinatezza, fu confezionato dalla ditta Henry Frères 6 Jouve di Lione, nel 1851 su commissione della chiesa stessa grazie al contributo per la celebrazione del funerale della signora Maddalena Mellerio, ricevuto dai suoi eredi.
I paramenti, pianeta, dalmatica, piviale sono in damasco di colore nero a motivo floreale e a spighe di grano, con settori in damasco broccato in argento.
Nel seminterrato fu costruito un altare in marmo e collocato il monumento, di chiaro stile neoclassico, di Francesco Mellerio, morto nel 1843. Diversi componenti della famiglia Mellerio riposano qui, fra questi anche il sig. Gerolamo Felice Mellerio gioielliere a Parigi e benefattore della comunità di Craveggia.
Dedicata ai Dolori della Beata Vergine Maria, fu decorata con le formelle in terracotta dipinta che raffigurano i Sette Dolori, dipinte e firmate da Francesco Mellerio nel 1876.
Posto nella lunetta di fronte all’altare troviamo un grande encausto rappresentante La Resurrezione dei Morti e il Giudizio Universale, firmato dai pittori Antonio Cotti e Bernardino Peretti, datato 1885.